Il duo è la bandiera vivente del downtempo declinato alla maniera viennese. La straordinaria carriera internazionale di Kruder & Dorfmeister è iniziata negli anni 1990. Artisti come Madonna, Depeche Mode e Roni Size ingaggiavano il duo di DJ e di produttori discografici per remixare i propri lavori. Il loro fortunato album di remix “The K&D Sessions" (1998) veniva suonato e risuonato nelle chill-out lounge di ogni club tra Ibiza e New York. È un album entrato nella storia di questo genere musicale.

A quel tempo, Vienna era una metropoli dell'aspirante movimento techno ed era attiva, durante il periodo di massimo splendore iniziale dello stile rivoluzionario. Ma i due signori, K&D, seguivano piuttosto la tradizione del "dancefloor" cosmic continentale degli anni '80, che cercava un linguaggio universale della musica dance, influenzato dall'hip hop, dal rare groove, dal dub, dalla new wave e, ultimo ma non meno importante, di una genere che mescolava tutte quelle categorie.

Kruder & Dorfmeister continuano a pubblicare album di remix e a collaborare con i nomi più noti del panorama musicale e nel 2016, in occasione del sedicesimo anniversario della fondazione di G-Stone Recordings, rilasciano la compilation Sixteen F\*\*kin Years of G-Stone Recordings, è l’inizio del progetto K&D Sessions Live. Si tratta di uno speciale DJ set di quattro ore di un tale successo che il duo viennese decide di partire per un tour mondiale.

Il 2020 vede la pubblicazione del primo album di inediti dal 1998 intitolato 1995. I brani che compongono il nuovo sforzo artistico provengono dall’archivio privato dei K&D e incrociano sonorità jazz con voci folk, sample con inserti elettronici, il tutto immerso in un ritmo rilassato e decisamente downtempo.

Ancora oggi i due mantengono un concetto aperto, influenzato da un gusto musicale ad ampio raggio e dalla loro capacità di ascoltare musica, sentire e poter realizzare le loro concezioni musicali. La carriera di Kruder & Dorfmeister può, quindi, essere paragonata più da vicino a quella del grande modello Brian Eno, il cui lavoro, da Roxy Music o "My Life in the Bush of Ghosts", alle sue produzioni con David Bowie e la sua "Music for Airports”, è stato influenzato in modo simile da una comprensione della musica totalizzante, perennemente visionaria e mai miope.

Fin dall'inizio, l'obiettivo è stato quello di produrre un suono molto originale, in cui la soddisfazione delle linee guida del genere fosse secondaria.

Quindi i due sono i più felici quando le persone prendono la loro musica e i loro DJ set per quello che sono: inni al sentire, al percepire la musica e il suo linguaggio tonale, che non funziona come le molte lingue parlate del mondo, ma piuttosto come linguaggio del corpo: universale, globale, unificante.

Questo è un evento 18+

Presentato da Open Event Srl.

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ROBOT FESTIVAL 1

KRUDER&DORFMEISTER + Lizard

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DUMBO / BINARIO CENTRALE

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