Concentrico Festival

**UNO SPETTACOLO DIVERTENTISSIMO CHE NON FINISCE ASSOLUTAMENTE CON UN SUICIDIO**
<i>Lodo Guenzi</i>

Uno spettacolo che nasce da un’amicizia lunga venticinque anni su trentacinque, quella tra Lodo Guenzi e il regista Nicola Borghesi. I due decidono di lavorare sull’autobiografia di una persona abbastanza famosa: Lodo. Oggetto di interesse o diffidenza per un buon numero di persone, permette di vedere dall’interno posti, come Sanremo o X-Factor, di cui pochi hanno esperienza. Il percorso attraverso la fama diventa, così, una parabola in cui riconoscersi. La vita delle persone consiste nel sopravvivere lasciandosi dietro macerie. Tutto questo è terribile, ma fa anche ridere. E ciò che fa ridere non è ancora compromesso dal sistema che appiattisce e rende tutto omogeneo e inoffensivo. Il successo, spensierato, visto da dentro è terribile come tutto il resto, anche se in modo diverso.
E poi, c’è il teatro. Quello spazio e quel tempo in cui tutto ciò che, nel mondo dello spettacolo viene compresso e semplificato, trova spazio. Un luogo dove non si va solo avanti, si può stare fermi o tornare indietro per qualcosa di prezioso. Quella cosa per cui, alla fine, di vivere, ne vale la pena.
Regia **Nicola Borghesi**
Con **Lodo Guenzi**
Di **Lodo Guenzi** e **Nicola Borghesi**
Consulenza drammaturgica **Daniele Parisi** e **Gioia Salvatori**
Produzione Argot Produzioni e **Pierfrancesco Pisani** e **Isabella Borettini** per Infinito Produzioni

Tutte le età

Lodo Guenzi @ Concentrico Festival 

Lodo Guenzi

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Theatre

Carpi

Piazza dei Martiri

**DOVE SONO LE DONNE?**
Michela Murgia

Se arrivassero gli alieni domattina e cercassero di farsi un’idea del genere umano guardando ai luoghi della rappresentazione pubblica, probabilmente penserebbero che un virus misterioso abbia colpito tutte le persone di sesso femminile d’Italia, rendendole mute o incapaci di intendere e volere. Il governo, i dibattiti televisivi e le prime pagine dei quotidiani traboccano di interventi maschili. Eppure le donne non sono una sottocategoria socioculturale ma più della metà del genere umano. Dopo aver interpretato in scena il premio Nobel Grazia Deledda nello spettacolo Quasi grazia, Michela Murgia, autrice tra le più impegnate nelle battaglie civili, porta per la prima volta sul palco il suo punto di vista sulla 'questione femminile' in un lucido monologo che supera per sempre gli angusti confini delle quote rosa.

Di e con **Michela Murgia**
Drammaturgia sonora eseguita dal vivo **Francesco Medda Arrogalla**
Illustratore **Edoardo Massa**
Produzione Mismaonda srl

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Michela Murgia @ Concentrico Festival

Michela Murgia

**SE NON POSSO BALLARE NON È LA MIA RIVOLUZIONE**
**Ispirato a “Il catalogo delle donne valorose” di Serena Dandini**
Lella Costa

In scena donne intraprendenti, controcorrente, incomprese, che lottano per traguardi impensabili. Donne valorose che raramente vengono ricordate come maestre e pioniere. Mary Anderson inventò il tergicristallo. Lillian Gilbreth la pattumiera a pedale. Maria Telkes i pannelli solari. Marie Curie, Nobel per la fisica e Olympe De Gouges scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna. Tina Anselmi, primo ministro della Repubblica italiana, Martha Graham e Pina Bausch. Maria Callas ed Emily Dickinson. La fotoreporter Ilaria Alpi. Entrano una dopo l'altra, si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante. Entrano danzando Anna Politkovskaja, Hannah Arendt, Mae West, Anna Frank, Marlene Dietrich, Artemisia Gentileschi e molte altre. Cento, una al minuto. Tante le valorose che Lella Costa, con grande virtuosismo, invita a ballare. Perché, come disse Emma Goldman, se non posso ballare questa non è la mia rivoluzione.
The Circle Italia Onlus: chi è la tua donna valorosa? Contribuisci a un nuovo catalogo di donne valorose con una foto, un video, una poesia sui social taggando @ioballoperlei e @thecircleitalia usando l'hashtag #ioballoperlei
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Regia **Serena Sinigallia**
Con **Lella Costa**
Produzione Centro Teatrale Bresciano, Teatro Carcano
A cura di Mismaonda
Partner The Circle Italia

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Lella Costa @ Concentrico Festival 

Lella Costa

**PANE O LIBERTA'**
**Per un futuro immenso repertorio**
Paolo Rossi

Stand up, commedia dell'arte e commedia greca. Un'azione teatrale di valenza sociale, agile e dirompente. Teatro d'emergenza? Delirio organizzato? Serata illegale? Teatro di rianimazione? Un teatro di domande.
“Evocherò i miei sogni lucidi, storie che aiutano a resistere, a scegliere tra il pane e la libertà, o a non scegliere proprio. Storie di artisti che ho realmente incontrato. Jannacci, Gaber, De Andrè, Fo e anche la Callas; i comici del Derby e altri sconosciuti. Con le loro narrazioni portano conforto, idee per lottare e speranza. Vorrei fare qualcosa che dia al mio essere chiamato comico una via di fuga verso un teatro sociale, nella poesia del buffo e della magia”. Una finestra che si aggiunge all’improvvisazione, al coinvolgimento del pubblico, a irruzioni di ospiti a sorpresa, citazioni di pezzi e momenti delle origini per farli rimbalzare nel presente. Attore, persona e personaggio, tutto questo presente contemporaneamente, per allontanarsi dalle tradizionali rappresentazioni e creare qualcosa che accada veramente e irripetibilmente nella serata.
PS: Recitando col pubblico è consentito intervenire, chiedere, interrompere, soprattutto restare svegli. In questo teatro, la quarta parete non esiste.

Di e con **Paolo Rossi**
Musiche dal vivo **Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari e Stefano Bembi**
Produzione Teatro Stabile di Bolzano
Coproduzione Teatro Stabile del Veneto

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